Gli angoli più incantevoli della Costiera Amalfitana, il Vesuvio in eruzione e, ovviamente, l’area archeologica di Pompei. Sono alcune delle riproduzioni in miniatura realizzate nella sezione dedicata al Belpaese del Miniatur Wunderland di Amburgo, sede del più grande plastico ferroviario al mondo. Ci sono voluti tre anni per realizzare Bella Italia, un progetto a cui hanno preso parte 80 modellisti e costato ben 4 milioni di euro (un quarto del costo complessivo dei Wunderland).
Chi osserva il plastico ha l’idea di sentirsi come Gulliver a Lilliput. L’Italia, nona mini-nazione ospitata dal museo, è un plastico di 190 metri quadrati che sintetizzano la visione che i tedeschi hanno del nostro Paese. Una ricostruzione attenta e minuziosa che non ci fa sconti dove, forse, il folclore ha la meglio sulla realtà. L’arte, gli abitanti, i colori e perfino l’idea del caos si dipanano in un’opera composta da 30mila modellini, di cui solo 500 tra chiese, case e ponti e 400 tra automobili e motorini.
Le location ricostruite sono quelle più amate dai tedeschi: Roma, la Toscana, l’Alto Adige e alcune zone della Campania. Mancano all’appello le isole e le città importanti come Napoli, Firenze e Milano, mentre entro il 2017 sarà aggiunta Venezia. Dopo di che toccherà rimpicciolire la Francia e l’Inghilterra.