Sono partiti sabato 17 ottobre presso Ab ovo, la bottega di via Bellini a Napoli, i nuovi aperitivi d’arte. Un’anteprima del programma stagionale durante la quale si è già svolta una riflessione, come sempre condotta dal pittore Gianfranco Troccoli, co-fondatore dell’atelier, che ha spiegato un tema d’arte partendo da un capolavoro del passato. Il primo appuntamento di questa formula, leggera e divertente, è stato incentrato su “Guardare un quadro, capire un quadro”, affrontato commentando il “Parnaso” di Andrea Mantegna, uno dei dipinti creati dall’artista per lo studiolo di Isabella d’Este a Mantova; durante l’incontro il pubblico è stato invitato a riflettere sui contenuti visibili della tela (e di qualsiasi dipinto antico in genere) ed “invisibili” per chi lo guarda con gli occhi di oggi.
Ovviamente, non è stato tralasciato l’aspetto gaudente e i partecipanti, coinvolti direttamente in un esercizio di interpretazione di una moderna allegoria, hanno potuto sorseggiare un bicchiere di buon vino accompagnato da stuzzichini. Troccoli, inoltre, ha annunciato la sua intenzione di organizzare un viaggio sulle alpi apuane, per condurre, con apposita visita guidata, i partecipanti alle cave del celeberrimo marmo di Carrara.
“Ab ovo – Bottega d’Arte e Bellezza”, quindi, fa rivivere anche per quest’anno la tradizione delle botteghe d’arte, in cui si spiega e si fa arte attiva. Un luogo in cui chi ha curiosità, interesse o piacere di veder “fare”, può entrare liberamente e trovare persone al lavoro sull’arte ed ascoltare e parlare di essa. Anche un luogo in cui, chi lo desidera, può dipingere o scolpire o dedicarsi ad una attività creativa o artigianale, disponendo di uno spazio di lavoro dedicato.
La bottega, nata nel 2011 da un’idea di Troccoli e della moglie Cherubina Habetswallner, artigiana ed artista, è uno spazio di oltre 150 mq, attrezzato per accogliere l’Arte in tutte le sue espressioni. Ai creativi vengono offerti spazi per un uso mensile, settimanale, anche per un giorno soltanto; sono mini-atelier in cui è possibile lasciare il materiale di lavoro, in modo che ogni artista abbia una sua bottega, ma, nello stesso tempo, la possibilità di incontrare altri artisti e artigiani intenti a creare, con cui scambiare idee e pareri in un clima di serena condivisione.