Mirare, puntare e… gustare. Si terrà lunedì 3 agosto a Campora, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, la storica Festa del Tiro al Prosciutto, manifestazione storico-culturale che si ripete il primo martedì dopo Pasqua e il primo sabato dopo il 25 aprile, ma che stavolta sarà proposta in estate, a ridosso dei festeggiamenti per la Madonna della Neve, in una versione estiva, rinnovata e multimediale: un’intera giornata di festa in cui accanto alla tradizionale gara di tiro si propongono degustazioni, concerti di musica etno-popolare, rievocazioni storiche in abiti d’epoca e una straordinaria installazione in 3D Projection Mapping per raccontare in maniera innovativa le origini di una manifestazione antichissima.
Leggenda narra che fu una sfida tra un gruppo di briganti, una parte dell’ex banda Tardio, a dare vita alla gara: di ritorno da una scorribanda che aveva dato buoni frutti, i briganti raggiunsero il loro rifugio situato negli anfratti e nelle grotte che si affacciano sul fiume Torno dove si accese una discussione per dividersi il succulento bottino: un grosso e invitante prosciutto. Il capo brigante Cicco Verrico indisse una gara di tiro che consisteva nel centrare il prosciutto posto sull’altra sponda di un dirupo; chi tra i partecipanti si fosse avvicinato maggiormente all’obbiettivo, oltre ad essere considerato dalla banda il miglior tiratore, avrebbe vinto il prosciutto. Da quel momento in poi, la competizione si ripropose annualmente con le medesime regole, assumendo nel corso degli anni un carattere fortemente rituale.