Carnevale: “Carnem levare”. Letteralmente: togliere la carne, quella che si mangia in abbondanza il giorno di martedì grasso prima dell’astinenza in vista della Quaresima. Una festività che nei secoli ha assunto i più diversi significati allegorici, non a caso posta dopo l’Epifania, quando le giornate iniziano ad allungarsi e la luce comincia di nuovo a prendere il sopravvento sull’oscurità della notte.
Una festa a metà fra sacro e profano, che non poteva certo lasciare indifferente un popolo come quello campano, perennemente in bilico tra la sacra devozione e sovvertimento degli schemi. Nel corso dei secoli sono tanti i festeggiamenti che si sono affermati in ogni parte della regione. Qui ne ricordiamo giusto qualcuno, quelli che proprio non si possono perdere, da vedere almeno una volta nella vita (per approfondimenti si rimanda ai rispettivi siti ufficiali).
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Carnevale di Striano – Dal 10 al 13 febbraio
È uno dei più famosi d’Italia, ricco di carri allegorici realizzati da maestri della cartapesta che sfilano lungo le strade del piccolo centro immerso nella Valle del Sarno. Sono più di trent’anni, di preciso dal 1982, che carri, musiche e danze invadono con suoni e colori il centro storico strianese, portando anche turisti da ogni parte d’Italia e del mondo. I carri sono divisi per contrade, dette rioni, che compongono la cittadina. In tutto cinque: Arco, Marzo, Piazza, Saudone e Troccole. Un carnevale che raggiunse il picco della sua fama nazionale nel 2011, quando furono realizzati carri da guinness dei primati, che superavano i 15 metri di altezza.
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Carnevale di Maiori – Dal 10 al 18 febbraio
Anche la Costiera Amalfitana conserva le sue tradizioni durante il periodo carnevalesco. Il Gran Carnevale di Maiori è una tradizione che va avanti dal 1970 con i grandi carri allegorici in cartapesta che sfilano lungo le strade del borgo in Costiera. Spettacoli teatrali itineranti, concerti ed esibizioni di danza completano l’offerta dei festeggiamenti, cui da quest’anno si aggiungono anche i laboratori di cartapesta in cui i bambini potranno avvicinarsi a quella che è una vera e propria arte. Da quest’anno, l’evento è inserito anche nella rete dei carnevali europei grazie al progetto della Comunità Europea “Europe for Culture”.
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Carnevale di Palma Campania – Dal 27 gennaio al 18 febbraio
È uno dei carnevali più antichi della regione, le cui radici affondano nel diciassettesimo secolo. Il carnevale di Palma Campania è quello delle storiche quadriglie: gruppi di centinaia di persone, con a capo un maestro detto “capoquadriglia”, che scelgono un tema espresso poi in un componimento in vernacolo. La festa inizia ufficialmente con il ratto del gagliardetto, che segna il passaggio dal vecchio al nuovo maestro di quadriglia, proseguendo poi con le esibizioni durante la sfilata.
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Carnevale di Scampia – 11 febbraio
È forse l’appuntamento carnevalesco che più esprime la sua vocazione sociale e di lavoro sul territorio. Il Carnevale di Scampia, nato 36 anni fa grazie all’associazione Gridas, vede sfilare ogni anno migliaia di persone lungo le strade del quartiere della periferia Nord di Napoli. Un’area spesso considerata “difficile”, raccontata in lungo e in largo dalle cronache giornalistiche e dalle fiction televisive, che riscopre così il suo lato più positivo, di lavoro instancabile sul territorio, con le famiglie, i bambini, le associazioni. Il tema di quest’anno sarà “Mezzogiorno di Fuochi: chi appiccia chi scioscia e chi stuta”, incentrato sull’ambiguità del concetto stesso di “fuoco”: forza distruttrice da un lato (come gli incendi sul Vesuvio del 2017 hanno mostrato), simbolo di ardore e passione di chi lotta per la propria terra. Il percorso partirà dalla sede del Gridas, in via Monte Rosa 90/b, per proseguire verso Largo Battaglia, dove avverrà il tradizionale falò finale dei simboli negativi.
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Carnevale di Saviano – Dal 17 gennaio al 13 febbraio
Siamo nell’entroterra dell’agro nolano, alle pendici del Vesuvio, dove la piccola cittadina di Saviano ogni anno si risveglia con la tradizionale sfilata dei carri allegorici. Costumi, carri e quadriglie invadono le strade con i loro colori e la loro musica, cominciando dal 17 gennaio con la tradizionale accensione del falò di Sant’Erasmo, e proseguendo fino al 13 febbraio con i gruppi di sfilata e i 15 carri animati meccanicamente.