Un altro tasto dolente che negli ultimi anni si scontra con la filosofia delle buone maniere a tavola è la mania di fotografare le foto. «È un piacere da eunuchi, guardare e non toccare – dice la Ronchi – Cerchiamo di salvare l’idea che il piatto è uno spettacolo. Fotografarlo e basta è un modo per sminuirlo. Inoltre, ci sono piatti che non rendono in foto come la minestra maritata napoletana che invece è squisita».
Secondo la Ronchi, i napoletani sono tra i pionieri della cucina moderna: «Erano detti “mangiafoglia” perché mangiavano molte verdure nell’800 quando non le mangiava nessuno… Napoli era avanti di 200 anni. Ma – sottolinea – bisogna rivalutare anche prodotti come la sfogliatella, che è data troppo per scontata».